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Pino, voce di Napoli ma a bassa voce e noi lazzari ora meno felici |
Pino Daniele l’altra notte se n’è andato per sempre. E’ il destino tragico e beffardo di una città che perde ancora una volta troppo presto la sua voce, dopo aver perso la voce di Massimo Troisi,. “Donna Cuncè, cacciate tutte 'e ricorde 'a pietto, Donna Cuncè alluccate pe dispietto”… Una voce timida ma anche carica di rabbia e di ironia, di malinconie, di radici e di emozioni profonde che facevano il suo canto sempre fragile e per questo più commovente. “Lassa che vene, passa ampressa tutti sti ssere, po’ currimmo luntane”… Parlavano a bassa voce tutti e due Massimo e Pino e tutti e due (non potevano esserci dubbi) traditi dal cuore: si somigliavano, ci somigliavano e somigliavano a quei tanti Napoletani che la voce non
l’hanno mai avuta ma sempre a testa alta e con una eroica dignità.
“Primma ‘e figlie se criscevano cu ‘o mare, unu passo a mano a mano se
purtavano a campà”. Per questo, forse, quella appena trascorsa
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Il nuovo numero di "Napoli": l'orgoglio (da acquistare) in edicola |
In edicola da sabato 10 gennaio il nuovo numero di “Napoli, una città, una squadra, la sua storia” (1 solo euro in tutte le edicole della Campania). Continua la bella collaborazione con la rivista napoletana ricca di notizie e di "orgoglio napoletano" (questo il nome della rubrica). In questo numero speciale-primati con la ferrovia Napoli-Portici e altre storie delle Due Sicilie… Acquistiamo e facciamo acquistare la rivista se vogliamo dare un contributo simbolico ma concreto all’economia napoletana e alla ricostruzione della nostra memoria storica… Napoli – Anno II numero 1del 10 Gennaio 2015. E’ in edicola da sabato 10 gennaio il nuovo numero di “Napoli
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Festibál, prima rassegna di scintille, musiche e balli comunitari Sud a Napoli |
A Napoli dal 9 gennaio alla prossima primavera, presso l'Ex Asilo Filangieri (vico G. Maffei 4, San Gregorio Armeno): Festibál. Comunicato Stampa. Festibàl è un festivál del Basso Mediterraneo che balla, e noi là stiamo, e assieme balliamo. Un anno di sunate e abballate assieme per fare sentire - col calore e l'allegria - Napoli nuovamente al centro di come vede e vive la vita il mondo cui appartiene. Una cultura fiorita, un incontro al mese, seminari di ballo e di strumenti con chi da quella cultura viene (apposta), e poi a sera concerto festabballo, per ritessere col divertimento legami fra noi e con l’intorno, per toccare la nostra stessa scintilla
con dita e piedi, e
moltiplicarla. Napoli è centro, intriso e irraggiante, ma gli
avvenimenti dell'ultimo secolo e mezzo l'hanno gradualmente resa centro
quasi esclusivamente di se stessa. Il Sud dell'Italia, il Basso
Mediterraneo, le sponde remote
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