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GAETA 2015: CONSUETO GRANDE SUCCESSO DELL'ANNUALE MANIFESTAZIONE CON RADUNO E ASSEMBLEA-SOCI |
 Consueto grande successo della manifestazione annuale di Gaeta dedicata quest'anno al tema "I Borbone e il mare". Centinaia di persone provenienti da tutta l'Italia hanno partecipato fin dal venerdì pomeriggio al ricco programma previsto: dalla presentazione della Fondazione Francesco II di Borbone con Fiore Marro, don Luciano Capobianco e don Massimo Cuofano dei Comitati delle Due Sicilie al grande spettacolo curato da Daunia Due Sicilie con Pino Marino, dall'assemblea dei soci del Movimento (a breve il verbale) con seduta del "Parlamento delle Due Sicilie" all'affollato
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Gaeta, il derby delle Due Sicilie e don Ciro... |
Pubblichiamo un resoconto puntuale e ironico ma anche carico di verità e di spunti importanti su Gaeta, sul derby delle Due Sicilie e su molto altro firmato, in splendida lingua napoletana, da Manfredi "Freddy" Adams (dal sito extranapoli.it) “Mi dovete scusare il ritardo, sapìsseve dove sono stato dopo anni che non facevo un'uscita...Intanto vi ribadisco che Palermo – Napoli pe’ nnuie appassiunati anche di Storia nunn’è na partita normale. È il derby delle Due Sicilie, la nostra antica Nazione prosperosa (se paragoniamo i dati del benessere con altri Stati dell’epoca), della quale già ho avuto modo di parlare in occasione della partita di andata, e della quale il nostro illustre inquilino Don Salvatore ne ha spiegato genesi e particolarità. Quando a settembre,
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San Leucio: la fine delle eccellenze borboniche? |
San Leucio fu una vera e propria utopia
realizzata da Ferdinando IV di Borbone nel 1789. Quel progetto, a differenza di
altri progetti nel resto del mondo, fu realizzato: per "l'utile dello Stato e delle
famiglie", "con tutto ciò che
è necessario pe' comodi della vita", scuole, parrocchia, organi di governo (con i Seniori-anziani) e
elezioni, diritti e doveri, modalità di assunzione per gli
"artisti esteri", orari di lavoro, formazione professionale,
assistenza gratuita per bambini e anziani, case, orti, abiti, fino ad una “Cassa di carità” per tutte le persone cadute
in stato di povertà o d’infermità o fino alle pensioni per le donne rimaste
vedove o ai gli stessi funerali… E mentre oggi si parla tanto di “welfare” o di
“stato sociale” (assente, però), dalle parti di Caserta si |
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