Home - Associazione culturale Neoborbonica


Associazione culturale Neoborbonica L'orgoglio di essere meridionali

Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagine o cliccando qualunque suo elemento, acconsenti all uso dei cookie. Se vuoi saperne di più vai alla sezioneulteriori info.Ok

Associazione

Giornale delle Due Sicilie

Attività

Storia del Movimento

Prossime attività

Libro degli ospiti

Dillo ai Neoborbonici

Le tue lettere

Non hai ancora un account? Creane uno!

Home

La Pasqua santa di Francesco II di Borbone

Nell'intervento di don Massimo Cuofano (Fondazione Francesco II di Borbone) memoria storica e considerazioni su Francesco II e sulla Santa Pasqua. "Stiamo vivendo il tempo forte della Pasqua, e voglio riflettere con voi che cosa è stata la Pasqua nella vita del nostro Francesco II, partendo proprio dall'esperienza della sua vita. Come Gesù crocifisso e risorto, egli ha amato sino in fondo. LI AMÒ SINO ALLA FINE. Nella biografia di Francesco II si legge della sua prima Pasqua come Re, vissuta intensamente, e che sarebbe stata anche preludio di un cammino doloroso e difficile, che avrebbe poi contraddistinto l’esistenza di quest’uomo di Dio. Certamente

Pasqua Cristiana, Napoletana e Borbonica

Con gli auguri neoborbonici per una Pasqua serena e carica di valori tradizionali e cristiani, riproponiano alcuni spunti dal passato: le “indicazioni” dei padri della cucina napoletana dell’Ottocento… Inutile aggiungere, forse, il consueto suggerimento di scegliere e consumare prodotti realizzati al Sud anche per queste festività (qualitativamente, tra l’altro, non c’è paragone…nonostante i maldestri tentativi di qualche azienda padana). “Pe lo pranzo de chella bella santa jornata de la Santa Pasca: Chella bella menestra

Cenerentola è Napoletana (e nessuno lo sa)…

Da qualche giorno nelle sale di tutto il mondo è uscito un nuovo grande e bellissimo film della Disney dedicato a Cenerentola. La versione occidentale della favola è stata scritta per la prima volta agli inizi del Seicento da Giambattista Basile, autore, tra le tante opere, di quel “Cunto de li cunti” che contiene quasi tutte le favole "moderne" conosciute in Europa. Tradotta in tutte le lingue, la favola di quella “gatta cenerentola” scritta in quella meravigliosa, barocca e pirotecnica lingua napoletana, ‘ispirò’ la versione di Perrault e quelle successive dei Grimm e di Disney prima a cartoni e ora in un film di interesse planetario. Basile era nato a Giugliano, presso Napoli, intorno al 1566 e a Giugliano morì e fu

Altri...