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Associazione culturale Neoborbonica L'orgoglio di essere meridionali

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La questione meridionale? Indovinate un po’? Tutta colpa del Sud…

Abbiamo letto le note di presentazione di un libro curato dal prof. Mariano D’Antonio e intitolato “Chi ha cancellato la questione meridionale?”. In sintesi: 1) La questione meridionale è stata “cancellata dal dibattito politico”; 2) non è vero ed è da “vittimisti” pensare che questo sia avvenuto per l’egoismo delle regioni settentrionali che non vogliono più finanziare il Sud con tasse e contributi; 3) è tutta colpa del Sud, del “comportamento dei meridionali”, dei politici inefficienti o corrotti, del “debole spirito civico della

Il Ministro per il Lavoro degli Italiani non Meridionali?

Per il Ministro per il Lavoro Poletti le vacanze degli studenti sono troppo lunghe e occorrerebbe impegnarli in attività lavorative e/o di formazione al lavoro. A parte il dato degli studenti e dei docenti impegnati negli esami o nei corsi di recupero fino a luglio inoltrato, ricordate quella leggenda (falsa) di quella regina che al popolo che chiedeva pane avrebbe voluto dargli, secondo gli inventori della leggenda, delle brioches? Oltre il 60% e il doppio di quella del Nord la disoccupazione giovanile al Sud con percentuali che superano l'80% se si considera il numero di coloro che, giustamente sfiduciati, hanno smesso di cercare un lavoro. Negli ultimi venti anni sono emigrate dal Sud circa 2,7 milioni di persone in gran parte giovani e con diplomi e lauree. Negli ultimi anni dal Sud contiamo medie di circa 150.000 emigranti e di circa 150.000 posti di lavoro perduti all’anno; circa 100.000 le imprese chiuse solo nel 2014 (oltre 300 al giorno). Poletti è il Ministro del Lavoro e questi dati (Istat, Svimez, Confindustria) dovrebbe conoscerli meglio di noi. Ma forse Poletti, come al solito, quando pensava a quel lavoro estivo per i giovani italiani pensava ai giovani italiani e non ai giovani meridionali, ovviamente…

Anche per l’ictus esistono due Italie

Esistono, in caso di ictus, delle unità sanitarie speciali (stroke unit) che consentono di salvare vite umane. In Italia ce ne sono 166 di cui 142 al Centro-Nord e 24 al Sud (neanche una a Napoli). Sono i dati drammatici evidenziati dall’ Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (Alice) in occasione del mese della prevenzione dell’ictus, ad aprile, e riportati dal Corriere/Salute. Colpa delle regioni? Ma lo Stato, uno Stato vero, non dovrebbe garantire pari

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