GAETA 150: I BOMBARDAMENTI |
 ONORE AI RESISTENTI DI GAETA! In
questi ultimi giorni dell’anno, giusto un secolo e mezzo fa, a Gaeta l’assedio
si faceva più duro grazie all’impari lotta tra le artiglierie sabaude ultramoderne
e quelle borboniche obsolete; grazie allo spirito cavalleresco degli assediati
e a quello spregiudicato degli assedianti che colpivano indiscriminatamente postazioni
militari ma anche chiese, ospedali e case dei civili; grazie alla diplomazia
internazionale che isolava quelli che protestavano per le illegalità piemontesi
sotto la regia massonica inglese. Nonostante tutto, il morale dei borbonici era
alto anche in conseguenza dell’eroismo dei giovanissimi sovrani. Francesco e Maria
Sofia sfidavano ognora le bombe nemiche girando tra i difensori per esortarli,
confortarli e assisterli se colpiti. Ormai i bombardamenti si erano incrementati
e perfezionati a tal punto che cadeva una bomba dei Savoia ogni minuto! Ed era
stato celebrato il Natale 1860 con grande compostezza e ieraticità come se
nulla stesse accadendo attorno…
Noi
discendenti di quegli eroi abbiamo il dovere e il diritto di ricordarli in
queste ore affinché le loro sofferenze non siano state vane e si trasformino in
moniti per il nostro presente e, soprattutto, per il nostro futuro.
V.G.
Dal saccheggio del Sud dello scrivente
le pagine dell’assedio e dei bombardamenti:
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