Neoborbonici per la “Terra dei Fuochi” tra lacrime, silenzi e speranze |
Il Movimento Neoborbonico e il “Parlamento delle Due Sicilie, nonostante impegni precedenti nella stessa giornata (un convegno sui nostri temi a Portici ed un altro nell’ex Terra di Lavoro!) hanno aderito alla manifestazione di sabato pomeriggio a Napoli contro la Terra dei Fuochi unendo, come facciamo da 20 anni, l’attività di divulgazione e formazione e la militanza da “strada”. Eravamo oltre 30 persone a Napoli, famiglie intere e bambini compresi e, prima di lasciare la piazza inzuppato d’acqua per correre a Portici per le 19, anche io ero là dopo aver incontrato e abbracciato, commossi, i parenti, gli amici neoborbonici e gli amici di tante altre associazioni (dai meridionalisti democratici ai comitati del Nord, dagli ultrà del Napoli ai nostri delegati della provincia). In ordine sparso, senza striscioni, alcuni con le bandiere, altri senza. La prossima volta valuteremo ancora se sarà il caso di far prevalere la coscienza o la visibilità ma questa volta, pur pensandoci a lungo, abbiamo preferito più esserci che “farci vedere” pur apprezzando e rispettando con grande affetto tutti coloro che gridavano slogan e agitavano bandiere (ovviamente borboniche) e striscioni. Io vivo ad Acerra e con due bambine piccole: ieri sera, mentre don Patriciello mostrava lista e foto dei bambini morti nella mia terra ho pianto. E confesso che
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