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Sorrentino, gli oscar, Maradona e i soliti antinapoletani (in curva e fuori)... |
Solita trasmissione sul calcio su Mediaset, lunedì notte. Dopo il servizio sull’Oscar di Sorrentino che ringrazia tra i suoi ispiratori Maradona (un merito in più per il regista che in questo modo ha rimarcato il suo grande senso di appartenenza) in studio i soliti Mughini e i soliti Cruciani a parlare di “ruffianismi”, di “evasioni fiscali” (senza conoscere nulla delle questioni fiscali di Maradona), di “tossicodipendenze da avvocati di Maradona” (con banale e intollerabile “doppio senso”) ecc.ecc.ecc. Subito dopo gli stessi personaggi commentavano con lo stesso livore la chiusura delle curve per i cori antinapoletani senza spendere una sola parola per la vergogna e la stupidità di chi si ostina a ripetere certi slogan pur sapendo di essere sanzionato (altro che “sono cori da stadio e andrebbero chiusi tutti gli stadi”). Le parole hanno sempre un senso e, anche se a fatica e in maniera contorta, l’hanno capito addirittura
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