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Associazione culturale Neoborbonica L'orgoglio di essere meridionali

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Antonella Cilento, il TG1 e quel libro da non comprare (nota e risposta)...…

LA NAPOLI DEL SEICENTO “ERA GIA’ CORROTTA, SPORCA, PUZZOLENTE E PIENA DI PERSONE CHE CERCAVANO DI IMBROGLIARE” (Antonella Cilento). Anni fa protestammo con Il Mattino per alcuni articoli con di imperfezioni e luoghi comuni (storici e non) firmati da Antonella Cilento: erano per lei “ridicoli nostalgici” quelli che esponevano bandiere borboniche ai balconi, la “insipienza borbonica” era la modalità di governo degli antichi sovrani di Napoli e così via… La Cilento ora ha scritto un libro ambientato nella Napoli del

Il sistema tributario nelle Due Sicilie nel ricordo di Ferdinando II

Un breve saggio documentato e significativo di Ubaldo Sterlicchio nei giorni dell'anniversario della morte di Ferdinando II di Borbone (22 maggio 1859): un omaggio alla memoria di un grande Re e di un grande Napoletano che contribuì con grande capacità alla costituzione di un sistema tributario giusto ed efficace (tema quanto mai attuale). Il sistema tributario del Regno delle Due Sicilie. «Cum per annos plusquam quadraginta huius Regni clavum moderasset, vectigal nullum usquam imposuit». Questa frase latina, tradotta in italiano, significa: «Nonostante avesse retto il governo di questo Regno per più di quarant’anni, giammai impose tributo alcuno». Si tratta dell’epigrafe che appare sulla lapide della tomba di Bernardo Tanucci (1698-1783), uomo politico italiano che, dal 1734 al 1776, collaborò prima con Carlo di Borbone e poi con suo figlio Ferdinando IV, occupando le cariche più prestigiose del Regno di Napoli, fra le quali quella di ministro della giustizia, di ministro degli affari esteri,

Una giornata storica per il Sud tra Ciorlano e Biccari (video e interviste)

Centinaia di persone, dieci sindaci, la Provincia di Caserta e la Comunità Montana, scuole con alunni e docenti con tanti dirigenti, delegati e iscritti del Movimento Neoborbonico e della Guardia Reale Borbonica sabato mattina a Ciorlano alla presenza del Principe Carlo di Borbone, commosso e fiero, felice di stare in mezzo alla sua gente (e significativamente nel comune più piccolo della zona del quale ha avuto la cittadinanza onoraria) e accolto con il rispetto e l'affetto che circondavano i suoi antenati. La parola più ripetuta nei discorsi che hanno accompagnato l'inaugurazione della piazza Francesco II di Borbone e del monumento per la visita di Sua Altezza Reale in marmo casertano, quello usato

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