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RAI: ancora luoghi comuni e razzismo antinapoletano (speciale del 28/7 e commenti) |
Qualche giorno fa, su Radio Rai (“Radio anch’io”), in una puntata dedicata alla Terra dei Fuochi, il conduttore Giorgio Zanchini leggeva una lettera (anonima!) di un’ascoltatrice che si scagliava contro le “piagnucolate mistificatorie” dei soliti napoletani/meridionali con la camorra che è “espressione della loro cultura, senza il minimo senso civico, a differenza di Trentino o Valle d’Aosta dove questi disastri non sarebbero accaduti, capaci di sporcare e deturpare tutto e di fare sole le vittime magari per avere qualche soldo”. Commento in sintesi del conduttore: “dare sempre la colpa al resto
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Di Fiore e il giudice Gratteri: questioni meridionali, brigantaggio, mafie e verità storiche |
Un altro interessantissimo articolo sul blog de Il Mattino di Gigi Di Fiore, autore di tanti libri-verità (su tutti “Controstoria dell’unità d’Italia” e “I vinti del Risorgimento” da poco ristampati). In questo caso sono sintetizzate le tesi del giudice Nicola Gratteri, da tempo in prima linea nella lotta contro le mafie. Le questioni meridionali, lo smantellamento delle nostre fabbriche e, soprattutto, le differenze tra “brigantaggio” e mafia da sempre ignorate dalla cultura ufficiale al centro delle dichiarazioni chiare e inequivocabili rilasciate in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Tante verità di cui i difensori della retorica senso unico dovrebbero solo prendere atto magari semplicemente
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Nord, Sud e scuole: due Italie da Cavour a Renzi |
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Come efficacemente evidenziato da Marco Esposito (Il Mattino 24/7/14), il governo ha appena approvato i decreti sui fabbisogni standard, al contrario di quanto promesso dal premier e senza la minima opposizione da parte dei politici meridionali. Il risultato è che, a proposito di asili nido, i finanziamenti non sono assegnati in base al bisogno delle popolazioni ma in base alla “spesa storica” e cioè alle strutture esistenti (più hai più avrai, meno hai meno avrai). “Prima il Nord”, allora, non è più (e da tempo) solo uno slogan leghista… Con trappole e giochini più o meno plateali, è questa la linea seguita dall’Italia addirittura dal fin dal 1860 e senza soluzione di continuità: chi lo nega lo fa solo per coprire le |
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