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27 dicembre 1894: quella foto e la solitudine di un Re lontano dal suo Regno |
Quella allegata è una foto inedita pubblicata sul numero del 19/12/14 di Focus con un ottimo articolo di Gigi Di Fiore sui 120 anni della morte di Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie. Oggi 27 dicembre 2014 una breve considerazione neoborbonica da parte di chi, da oltre 20 anni, si batte per far conoscere la verità storica anche su questo Re, "Santo e Re"... E' gelida quella foto. E in quella foto fa freddo non solo per la neve che avvolge quel paesaggio del Trentino dove finì i suoi giorni terreni Re Francesco e dove in tanti, fino ai funerali ufficiali, non avevano capito che quel signore così discreto e riservato era un Re. Non c'è una bandiera del suo Regno in quel |
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"Voglia di emergere. Dalla Calabria al Nord e ritorno", tra radici e speranze |
Massimo Conocchia è un cardiochirurgo e docente universitario affermato che lavora e vive a Novara ma è calabrese. E il “ma” in questo caso non è usato in maniera negativa così come spesso capita quando si parla di origini meridionali: l'autore, infatti, rivendica in ogni pagina del suo piccolo ma prezioso libro il suo senso di appartenenza e la sua voglia di “tornare”. La Calabria, allora, diventa una “bussola”, un riferimento fisso e necessario in un quasimodiano “contrappunto di dolcezze e di furori”. Nel suo libro pubblicato di recente, “Voglia di emergere. Dalla Calabria al nord e ritorno” (Rubbettino Editore), tanti spunti interessanti sia sotto il profilo personale che letterario, sociale e politico nel senso
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Dio e Cesare, la religione cristiana e i Borbone |
Nei Vangeli (1) si narra che, per cogliere in fallo Gesù, alcuni farisei gli posero questa subdola domanda: «Maestro… ci è lecito o no pagare il tributo a Cesare?», ma Egli, evitando il trabocchetto tesogli, fornì loro questa meravigliosa risposta: «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». La società umana non è un semplice aggregato di individui, bensì una comunità che mira a promuovere il pieno sviluppo di ogni singola persona nella costruzione del bene comune. Pertanto, se, per il credente, Dio viene prima di ogni cosa, il medesimo, in quanto cittadino, deve anche vivere rispettando le leggi dello Stato. Senza legalità, infatti, non possono esserci libertà, giustizia e pace. Tutto ciò
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